Dopo quasi otto mesi di intenso lavoro di progettazione, costruzione e ottimizzazione, il gruppo Sun…
La Finlandia è il primo Paese che si impegna a diventare carbon negative
Mentre molti Paesi abbracciano l’obiettivo climatico della neutralità carbonica da raggiungere entro il 2050, un Paese scandinavo si lancia molto di più. Alla fine di maggio, il parlamento finlandese ha approvato un nuovo Climate Change Act che prevede il raggiungimento delle emissioni net-zero entro il 2035, per poi arrivare alle emissioni negative nel 2040.
Sebbene la tempistica sia già di per sé notevole, la legge rende la Finlandia il primo Paese a prendere un impegno giuridicamente vincolante per la negatività delle sue emissioni. La stessa analisi che ha suggerito al governo tale decisione vede possibile anche per l’UE raggiungere lo zero netto nei primi anni del 2030.
Cosa significa carbon negative
Diventare carbon negative o net negative vuol dire raggiungere un bilancio negativo per quanto riguarda le emissioni di CO2. Ciò è possibile in una situazione nella quale viene assorbita più anidride carbonica di quanta non se ne produca. Per compensare o rimuovere le emissioni inquinanti emesse nell’atmosfera esistono diversi metodi. Tra questi ci sono il rimboschimento, lo stoccaggio del carbonio, oltre alla riduzione dell’impronta ecologica.
La fattibilità del target per la Finlandia
L’obiettivo finlandese si è basato su un’analisi di un gruppo di economisti del finnish climate change panel. Gli analisti hanno calcolato la quota equa del Paese nel bilancio mondiale delle emissioni di CO2, tenendo in considerazione ovviamente le dimensioni della popolazione, la sua capacità di pagare per la riduzione di emissioni e il suo grado di responsabilità storica nella crisi climatica. In riferimento è stata presa la possibilità che il mondo possa ancora emettere 420 gigatonnellate di anidride carbonica, avendo ancora buone chance di limitare il riscaldamento globale entro 1,5 C.
Aprirà la strada ad altri Paesi ambiziosi?
Il ministro finlandese dell’ambiente, Emma Kari, ritiene che “i Paesi ad alto reddito devono assumere un ruolo progressivo e attivo quando si tratta di affrontare il cambiamento climatico”. Magari la Finlandia sarà il primo dei Paesi, ma potrebbe dare il buon esempio in Europa e spingere gli altri membri a darsi da fare verso impegni più ambiziosi.
Il contributo del Contracting fotovoltaico
A dare un importante contributo nella riduzione delle emissioni in campo energetico c’è anche un’azienda di casa in Liechtenstein. Il gruppo aziendale Sun Contracting ha sviluppato il suo concetto di Contracting fotovoltaico e si propone da più di una decina d’anni di espandere la produzione di elettricità tramite impianti fotovoltaici a costo zero. Ogni spesa, dall’investimento iniziale, alla costruzione e installazione del sistema, alla messa in funzione e alla manutenzione, è completamente a carico del gruppo. Questo rende ancora più interessante per chiunque abbia a disposizione un tetto o un terreno idoneo la cessione dell’area per crearne una centrale elettrica fotovoltaica.
Ritratto aziendale
Sun Contracting AG e le sue consociate sono attive nel settore fotovoltaico da oltre dodici anni e si sono affermate in particolare nel campo del Contracting fotovoltaico. In Austria, Germania, Liechtenstein e Slovenia, il gruppo di aziende ha attualmente una capacità fotovoltaica installata e progettata di 106,7 MWp, di cui 80,7 sotto forma di progetti Contracting. Inoltre, il gruppo Sun Contracting è attivo nel settore degli investimenti sostenibili. Di recente la controllata Sun Invest AG ha emesso due obbligazioni al portatore. I dettagli sui Sun Invest Clean Energy Bonds 2022 sono disponibili sul sito www.suninvestag.com/it.