Dopo quasi otto mesi di intenso lavoro di progettazione, costruzione e ottimizzazione, il gruppo Sun…
Linee guida per il fotovoltaico compatibile con biodiversità e utilizzo sostenibile del suolo
Alla fine di ottobre SolarPower Europe e BirdLife hanno pubblicato un rapporto per fornire supporto all’industria solare nello sviluppo dei progetti solari, in riferimento alla proposta della Commissione Europea di una legge per il ripristino della natura. La guida contiene raccomandazioni pratiche per incorporare considerazioni ambientalistiche durante le diverse fasi dei progetti solari fotovoltaici.
La domanda di energia rinnovabile sta subendo una crescita esponenziale. Allo stesso tempo, la scarsità di suolo rappresenta una importante sfida, guidata da diversi settori, tra cui l’urbanizzazione e la produzione agricola. Assicurare un utilizzo del suolo, nonché una sua gestione, in maniera il più possibile sostenibile, è la chiave per raggiungere la transizione energetica senza perdere di vista il preservare di ecosistemi salutari.
L’obiettivo della pubblicazione
In questa pubblicazione vengono delineate delle raccomandazioni che mirano a informare e ad accelerare la diffusione di modelli di business in grado di integrare la biodiversità e il solare fotovoltaico. Per garantire progetti fotovoltaici sostenibili e rispettosi dell’ambiente, è fondamentale implementare le migliori pratiche durante l’intero ciclo di vita di un progetto solare, dalla progettazione allo smantellamento. Una lunga sezione è dedicata alle “best practice”. È necessario prendere in considerazione diversi aspetti, ovvero la valutazione del sito, il contributo di un esperto ambientale locale e la valutazione di fattori ambientali (suolo, acqua, aria, inquinamento acustico) durante le diverse fasi di un progetto solare. Le migliori pratiche sono inoltre fondamentali per mostrare i potenziali benefici che il settore solare può apportare all’ambiente.
Identificazione di suoli idonei
Un punto affrontato da queste linee guida riguarda specificatamente l’identificazione dei suoli idonei, i cosiddetti terreni artificiali, per lo sviluppo di progetti fotovoltaici. La categoria si riferisce a tutte le superfici in cui il paesaggio è stato modificato o è sotto l’influenza di attività di costruzione umana, che hanno già subito la trasformazione di superfici naturali con costruzioni artificiali o materiali artificiali. In quei casi, infatti, l’impatto sull’ambiente è minimo. Vengono citate aree portuali, parcheggi, spazi in prossimità di strade e ferrovie, terreni degradati come discariche o cantieri, aeroporti abbandonati o vecchie cave.
Il doppio utilizzo degli spazi
Il testo fa anche riferimento all’utilizzo di terreni agricoli. Qui viene riconosciuta la possibilità che i progetti fotovoltaici installati su tali superfici offrano notevoli benefici alle coltivazioni e opportunità di miglioramento della biodiversità. Grazie a tecnologie innovative, non solo nel caso dell’agrivoltaico ma anche nel fotovoltaico galleggiante, è possibile uno sfruttamento della stessa area con un duplice uso del suolo o dello spazio idrico. Il tutto a vantaggio del minimo consumo di superfici per l’espansione dell’energia rinnovabile.
Ritratto aziendale
Il gruppo aziendale Sun Contracting lavora nel settore dell’energia fotovoltaica da oltre dodici anni. Il suo nome è noto soprattutto nell’Europa di lingua tedesca, in particolare con il suo modello innovativo di Contracting fotovoltaico. Ma l’espansione dei progetti fotovoltaici del gruppo si è già inoltrata verso la Slovenia e la Polonia negli ultimi anni. Complessivamente, Sun Contracting detiene una capacità fotovoltaica installata, prevista e in costruzione di 112,8 MWp in progetti Contracting. Sun Contracting è presente anche nel campo degli investimenti sostenibili, con la sua partecipata emittente dei prodotti Sun Invest AG.