Balzers/Praga. Dopo anni di successi nella regione DACH (che comprende Germania, Austria e Svizzera) e…
Le 10 proposte su rinnovabili ed efficienza per liberare l’Italia dalla dipendenza strutturale del gas di Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia
L’attuale situazione impone un’accelerazione urgente della transizione energetica. È davvero necessario uscire dalla dipendenza dal gas importato, a partire da quello russo. L’Italia importa il 94% del gas naturale che utilizza e ciò porta ad un’eccessiva dipendenza dal contesto internazionale e una conseguente vulnerabilità.
Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia hanno steso un documento dal titolo “10 proposte per liberarci dal gas” per agire rapidamente verso un distacco dalle importazioni dall’estero. Questa lista di suggerimenti è stata presentata al governo Draghi a metà marzo. Si tratta di interventi concreti, sul piano normativo e autorizzativo, finalizzati ad una rilevante riduzione del consumo di gas fossile di 36 miliardi di metri cubi entro il 2026.
Per Green Deal e Fit for 55: sbloccare le rinnovabili subito
“Le soluzioni adottate o prospettate finora dal governo contro la crisi energetica sono anacronistiche e in controtendenza con l’urgente lotta alla crisi climatica”. Serve invece puntare sulle rinnovabili, ovvero su eolico offshore e a terra, fotovoltaico sui tetti, anche nei centri storici e sulle aree compromesse, agrovoltaico, produzione del biometano, accumuli, pompaggi e ammodernamento delle reti. Tra i 10 punti concreti, c’è la proposta di autorizzare entro i prossimi 12 mesi 90 GW di nuovi impianti rinnovabili da realizzare entro il 2026. Attualmente sono 180 GW i progetti già presentati e in attesa di approvazione, quindi viene chiesto di definire un decreto sblocca rinnovabili e di istituire una task force di tecnici per accelerare e semplificare i processi autorizzativi.
Ridurre i consumi di gas
Nel 2021 la domanda di gas da parte dell’Italia è stata registrata intorno ai 76 miliardi di metri cubi. Secondo le tre maggiori associazioni ambientaliste la soluzione sensata è la riduzione dei consumi di gas. Sarebbe possibile intervenire inizialmente nei primi settori di maggior consumo di gas, ovvero quello domestico e terziario, della produzione di elettricità e quello dell’industria. Questo sarebbe raggiungibile imponendo attenzioni maggiori e concrete politiche per l’efficienza e il risparmio energetici, grazie allo sviluppo di fonti rinnovabili e all’innovazione tecnologica.
Obiettivi più ambiziosi
Tra gli interventi da mettere in campo si trova anche la richiesta di aggiornare entro giugno 2022 il PNIEC, Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, con l’aggiornamento degli obiettivi europei che al momento sono al 55% di riduzione di emissioni entro il 2030, aumentata dall’iniziale 40%. È stato calcolato che l’Italia avrebbe potenzialmente la possibilità di raggiungere l’obiettivo 100% di elettricità da fonti rinnovabili entro il 2035, se seguisse i passi del modello del nuovo governo tedesco.
Ritratto aziendale
Sun Contracting AG e le sue partecipate sono attive dal 2010 nel settore fotovoltaico e molto note soprattutto nell’Europa tedescofona. Con l’innovativo concetto energetico Contracting fotovoltaico, il gruppo aziendale ha stabilito nuovi standard nel campo del fotovoltaico. Sun Contracting ha attualmente una capacità fotovoltaica installata e progettata di 107,6 MWp in quattro Paesi europei. Oltre alla costruzione e alla gestione di impianti fotovoltaici, il gruppo ha successo anche nel settore degli investimenti sostenibili: recentemente, la filiale Sun Invest AG ha emesso due obbligazioni. Sun Invest Registered Euro Bond 2021 e Sun Invest Registered CHF Bond 2021 sono disponibili per la sottoscrizione in quattordici Paesi europei. Le sottoscrizioni possono