Progetto EULE: valore ecologico aggiuntivo grazie agli impianti fotovoltaici a terra, non è una leggenda

Triesen. La coesistenza tra terreni agricoli e impianti fotovoltaici a terra è da diverso tempo all’attenzione di molti ed è ormai diventata tematica centrale di molti studi. Un progetto di ricerca da poco iniziato sta ora tentando di chiarire concretamente la sensatezza del doppio utilizzo dei terreni: un sistema di controllo dovrebbe supervisionare il valore aggiuntivo ecologico apportato dagli impianti fotovoltaici a terra.

Il progetto, con il nome di EULE (Evaluierungssystem für eine umweltfreundliche und landschaftsverträgliche Energiewende, ovvero sistema di valutazione per una transizione energetica rispettosa dell’ambiente e del paesaggio) e commissionato dalla fondazione federale tedesca per l’ambiente (DBU), persegue un obiettivo preciso: determinare concretamente il contributo alla biodiversità degli impianti fotovoltaici a terra; per questo, è stato sviluppato un sistema di audit che permette di monitorare l’impatto del fotovoltaico sulla natura.

Sostegno mirato alle misure ecologiche

Alla base di questo progetto di ricerca, l’idea è quella di incoraggiare i gestori di impianti fotovoltaici a terra ad eseguire misure che vanno oltre quanto legalmente prescritto, in merito alla protezione della natura e alle superfici di compensazione ecologica. Affinché questi sforzi siano economicamente redditizi per gli operatori degli impianti, queste misure dovrebbero essere ricompensate. Questo progetto di ricerca risulta essere di grande interesse anche per Sun Contracting AG, visto che l’azienda stessa opera nella gestione di impianti a terra.

Mercato tedesco in primis

L’attenzione principale del gruppo aziendale Sun Contracting AG è sempre stata orientata, fin dall’inizio delle sue attività operative, verso il mercato fotovoltaico tedesco. Le numerosissime strutture, infrastrutture e superfici liberi di tetti e terreni disponibili nel territorio tedesco fanno di questo Paese un mercato dal notevole potenziale lucrativo. Dall’inizio del 2019, Sun Contracting è riuscita a mettere in funzione in Germania 72 impianti fotovoltaici, progettati come Contracting; questo valore corrisponde ad una potenza fotovoltaica complessiva di 37.125,30 kWp, che viene immessa nella rete pubblica garantendo una fornitura elettrica ecologica.

Contracting fotovoltaico – che cos’è?

Il Contracting fotovoltaico è una possibilità per accelerare l’espansione fotovoltaica in proporzioni indispensabili per gli obiettivi climatici. Ciò che lo contraddistingue dalle abituali installazioni di impianti fotovoltaici, è il sollevare il proprietario del tetto da qualsiasi rischio economico. Sun Contracting affitta la superficie di un tetto sgombra, altrimenti inutilizzata, su cui costruisce e gestisce un impianto fotovoltaico. I costi per materiale, montaggio e manutenzione, per tutta la durata del Contracting, sono in carico a Sun Contracting. Il proprietario del tetto riceve come risarcimento un pagamento di affitto mensile. L’elettricità prodotta viene immessa nella rete pubblica, in cambio di una corresponsione per ogni chilowattora immesso, versato a Sun Contracting.

Ritratto aziendale

Sun Contracting AG, insieme alle sue partecipate, opera attivamente nel settore fotovoltaico di lingua tedesca dal 2012. Il gruppo aziendale ha ottenuto particolare riconoscimento con il suo modello aziendale: il Contracting fotovoltaico. Con una capacità fotovoltaica installata e progettata corrente di 86,4 MWp in tre Paesi, rientra tra le aziende fotovoltaiche europee più grosse. Inoltre, Sun Contracting AG fa anche parte del mercato degli investimenti sostenibili. Al momento sono disponibili per la sottoscrizione cinque diversi prodotti di investimento emessi da Sun Contracting AG, di cui uno, un prestito subordinato, è adatto esclusivamente a investitori austriaci. Le quattro obbligazioni, invece, sono state notificate in 14 Paesi, per cui in questi 14 Paesi europei sottoscrivibili direttamente online presso l’emittente.